Ultime letture

bulgakovjobs
Gli ultimi due libri che ho letto sono stati Il maestro e Margherita e la biografia ufficiale di Steve Jobs.
Se non avete letto Il Maestro e Margherita fatelo subito. È un libro che avevo letto e amato, come tutto quello che ho letto di Bulgakov, tanti anni fa - ma tanti davvero! - e rileggerlo è stata un'esperienza affascinante per tanti motivi. È una favola fantasmagorica, una graffiante satira che sbeffeggia la stupidità di ogni regime, la storia di un amore che non si arrende a niente, un appassionante viaggio tra il Bene e il Male, e tante altre cose.
Anche la lettura della biografia di Steve Jobs è stata, per tanti altri motivi, molto interessante. Non sempre facilissima, è un volume tutto sommato ponderoso, ho apprezzato molto l'approccio disincantato e tutt'altro che agiografico dell'autore, che del resto è un famoso giornalista e autore di biografie di successo. Da appassionato utilizzatore di prodotti Apple conoscevo molte delle storie raccontate; altre mi hanno sorpreso non poco. Per esempio, ignoravo che da ragazzo e fino agli anni '80, quindi anche quando era già il capo della Apple, Jobs fosse convinto che la dieta vegana cui si sottoponeva rendesse superfluo il lavarsi. Il che, aggiunto al fatto che andava abitualmente in giro a piedi nudi, anche quando partecipava a incontri e riunioni di lavoro, rendeva particolarmente problematico agli altri rimanergli vicino.
Al di là dell'aneddotica, dal libro esce la figura di un uomo al tempo stesso geniale e per certi versi meschino; un visionario con un evidente disturbo comportamentale, tenacemente attaccato ai suoi ideali e capace, per perseguirli, di passare disinvoltamente sul cadavere di chiunque. Uno che divideva l'umanità in eroi e stronzi (e che era capace di incasellare la stessa persona in entrambe le categorie nel corso della stessa giornata).
Di certo leggendo il libro diventa molto più facile capire quello che c'è dietro alle scelte che hanno fatto di Apple l'azienda che ha rivoluzionato il mondo dei computer e non solo quello.
Inutile dire che ho letto entrambi i libri in formato ebook, sul mio iPad Happy
blog comments powered by Disqus