Letture in vacanza: Troppo piombo
08 dicembre 2010 Archiviato in: Libri
Ho approfittato di un lungo ponte dell’Immacolata per riposarmi qualche giorno in montagna e per leggere. Dei tanti ebook che avevo sull’iPad sono riuscito a godermi Troppo piombo, di Enrico Pandiani, e Il cimitero di Praga, di Umberto Eco.
Due parole (qui non si fanno recensioni!) sul libro di Pandiani. È un buon polar, e se uso questo termine è perché il romanzo è ambientato a Parigi e racconta un’indagine di un gruppo di poliziotti francesi, tutti di origine italiana e per questo chiamati “les italiens”.
Dico subito che il libro mi è piaciuto, ha i pregi e i (pochi) difetti di alcuni noir d’oltralpe. Veloce, disincantato, cinico, violento quanto basta; forse un po’ troppo ammiccanti i dialoghi, nonché i pensieri del protagonista (il romanzo è narrato in prima persona), qualche battuta di troppo (per i miei gusti, ovviamente). Ma come dicevo questa spesso è una caratteristica dei francesi, da Sanantonio a Malet... insomma, Pandiani sembra davvero un autore francese (e vista la cura con cui descrive i luoghi di cui parla immagino che a Parigi abbia se non altro vissuto).
Di Eco parliamo in un prossimo post
Due parole (qui non si fanno recensioni!) sul libro di Pandiani. È un buon polar, e se uso questo termine è perché il romanzo è ambientato a Parigi e racconta un’indagine di un gruppo di poliziotti francesi, tutti di origine italiana e per questo chiamati “les italiens”.
Dico subito che il libro mi è piaciuto, ha i pregi e i (pochi) difetti di alcuni noir d’oltralpe. Veloce, disincantato, cinico, violento quanto basta; forse un po’ troppo ammiccanti i dialoghi, nonché i pensieri del protagonista (il romanzo è narrato in prima persona), qualche battuta di troppo (per i miei gusti, ovviamente). Ma come dicevo questa spesso è una caratteristica dei francesi, da Sanantonio a Malet... insomma, Pandiani sembra davvero un autore francese (e vista la cura con cui descrive i luoghi di cui parla immagino che a Parigi abbia se non altro vissuto).
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