Letture estive
01 settembre 2010 Archiviato in: Libri
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La legge di Fonzi è un libro che sfata una serie di preconcetti molto in voga nella nostra narrativa: che non si possano raccontare storie crude e descrivere scene violente, al limite del sanguinario, senza dare l’impressione di compiacersene e di tirare colpi bassi; o che non si possa scrivere un noir italiano se non usando un vocabolario di non più di qualche centinaio di parole e avendo in odio tutti i segni di interpunzione diversi dal punto; e ancora, che per descrivere un sud torrido e incarognito sia obbligatorio ricorrere a metafore logore. Vi sembra poco?
Per tutto il resto, trama, utilizzo di espressioni dialettali e altro, vi rimando alle recensioni vere e soprattutto alla lettura del libro, che merita davvero.
P.S.: ovviamente il libro l’avevo comprato in formato ePub e caricato sull’iPad prima di partire per le vacanze. Se vi dicono che l’iPad non è fatto per leggere libri non credeteci. Magari c’è di meglio, non dico di no; ma ci si legge benissimo.
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